Automazione con Python🐍. Risolvere Problemi Comuni in Modo Efficiente

Lanciare un programma, cliccare su tasti o copia-incollare file. Operazioni fondamentali per una buona riuscita della propria produttività lavorativa o di studio, ad ogni livello possibile.
Ma diciamoci la verità: quanti di noi amano stare davanti lo schermo ad eseguire meccanicamente la stessa operazione con i dati oppure a selezionare le stesse opzioni di un applicazione più e più volte al giorno?
Risposta semplice: praticamente nessuno! Si tratta infatti di una dimensione che compromette in modo decisivo la qualità del nostro lavoro, perché queste azioni accentrano su di loro la nostra attenzione e, anche se apparentemente poco visibili, pian piano assorbono una grande quantità della nostra energia, lasciandoci svuotati e a forte rischio di apatia o irascibilità, con i vari gradi del caso.
Apriamo la strada ad un serpeggiante e vorace tech burnout, che assume spesso le forme di una forte ansia quantificante, e molto più distruttivo di quel che si possa pensare generalmente.

Un quesito nasce allora spontaneo: come risolvere?

Risposta: con le automazioni!

Indice

👉 🤖 Cos’è un’automazione?
👉 ⛔ La cattiva automazione
👉 ✅ La buona automazione
👉 🐍 Scegliere Python
👉 🔝 In conclusione

🤖 Cos’è un’automazione?

Automatizzare è un concetto semplice ma eccezionalmente potente. Vuol dire lasciare che sia una macchina a compiere azioni che fino a quel momento sono state compiute da persone.
Possiamo andare ancora più nel concreto. E cioè automatizzare vuol dire permettersi di guardare la macchina compiere un’azione che altrimenti avremmo dovuto compiere noi hands-on.
E non sapete quanto potere è contenuto in quel momento di distacco 😄.

⛔ La cattiva automazione

Bisogna però fare molta attenzione, perché uno spettro si nasconde dietro l’angolo, ovvero quello della cattiva automazione. Esiste infatti una versione toxic dell’automazione.
Ma in quali casi l’automazione può essere nociva?
La lista in questo caso potrebbe non essere cortissima, e si finirebbe per espandere l’esemplificazione all’infinito ♾️.
Scelgo dunque due casi guida:

1. Automatizzare senza ottimizzare - L’automazione infatti è un processo neutro e se non seguiamo il fondamentale principio ITIL ‘Prima ottimizzare, poi automatizzare’, rischiamo di rimanere a guardare una pessima produzione!
2. Abbandonarsi all’horror vacui - Un ulteriore grande rischio è quello di sostituire un’azione ripetitiva semplicemente con un’altra azione ripetitiva, per il puro gusto di riempire uno spazio. Benvenuti nel loop🍥! Qui si perde una grande occasione, e il problema è spesso del manager ipercontrollante ~ non soltanto quello esterno ~ impaurito dalla non produzione e incapace di cogliere i formidabili vantaggi di un certo risveglio del sé nell’altro.

✅ La buona automazione

Cosa vuol dire allora ‘liberare energie’ con l’automazione?
Significa sostituire l’azione opprimente con una creativa o di alto valore procedurale. Un esempio? Ma facciamone due! 😄

1. Azione creativa - Invece di spenderti interamente nell’inserimento manuale di dati su un foglio di calcolo, puoi lasciare che sia l’automazione a farlo, così che tu possa andare oltre, ovvero compiere un’azione più avanti nel ciclo agile della produzione. Invece di inserire continuamente dati, puoi già osservarli per pre-analizzare e avere una prima idea generale, e iniziare a trovare senso tra gli oggetti grezzi per generare nuove opzioni, aiutando te stesso e gli altri a superare gli ostacoli. Non male, eh?
2. Azione di alto valore - Quante volte ci capita di dire agli altri ‘non posso’ oppure ‘non ho tempo’, per poi spenderci interamente su qualche tipo di macchina, magari proprio ripetendo le stesse azioni più e più volte, magari in contesti solo poco diversi tra loro. E forse siamo assuefatti da certi comportamenti, ma ehi: così facendo perdiamo delle enormi occasioni di crescita, e non è detto che torneranno mai!
   Grazie alle automazioni, puoi staccarti e dedicare tempo per attività fondamentali, come parlare con collaboratori e clienti. Puoi utilizzare questo “nuovo” tempo per costruire relazioni di qualità, ascoltare feedback e creare connessioni più forti, aumentando il valore del tuo lavoro.

🐍 Scegliere Python

Se vogliamo automatizzare senza competenze di programmazione, con facili e veloci interfacce grafiche, abbiamo a disposizione molti strumenti, come ad esempio Zapier, IFTTT e per utenti MacOS il classico Automator. Così zero sviluppatori tra i piedi, e tutto risolto!
Ma siamo sicuri che quel tipo di automazione può veramente liberare tempo? Sono estremamente scettico a riguardo, e la mia risposta è un forte NO, per molti motivi, ma principalmente perché si rimane del tutto dipendenti da una forma macchina, rispecchiata nel software, troppo sequenziale e poco agile, fortemente marcescente.
In questo senso, non ho dubbi che la risposta sia Python con i suoi moduli dedicati, per una massima flessibilità, personalizzazione e comunità di supporto. Tutto in un contesto open-source e gratuito, dove sono le persone e i bisogni effettivi dei proprietari delle app a fare la differenza.
Non permettere a nessuno di ridurre il valore dei tuoi asset digitali 😎!
E questa è la migliore strada per uno sviluppo digitale sano 🏞️.

In conclusione

L’automazione con Python è un’enorme risorsa per creare nuovo valore dagli strumenti digitali, senza fermarsi alle illusioni di crescite fondate sullo sfruttamento dei contenuti. Fortunatamente, le AI stanno mettendo in serio pericolo questo sistema 😎. Non c’è possibilità di miglioramento se non attraverso un più mirato e sapiente controllo dei mezzi - e non delle persone - che generano i nostri guadagni o profitti. Prova le mie automazioni o creane di tue.
Un nuovo mondo digitale è pronto ad aprirsi davanti a te!